Fare la "scarpetta"

Sapete cosa significa “fare la scarpetta”? Con questa espressione viene indicata l'azione di raccogliere con un pezzo di pane, tenuto tra le dita, sughi, condimenti e intingoli rimasti nel piatto dopo aver mangiato.

Quella della scarpetta è un'abitudine tipicamente italiana, amata da tutti, da nord a sud. Per molti la scarpetta rappresenta un ricordo dell'infanzia, quando le nonne erano solite immergere un pezzo di pane nella salsa che stava ancora cuocendo per farla assaggiare ai nipoti.

Per quanto riguarda le origini del termine “scarpetta”, diverse sono le ipotesi. Per alcuni deriva da un formato di pasta concava che veniva consumato nel XIX secolo in Toscana. Per altri l'espressione risale alla parola meridionale “scarsetta” che significa “povertà”, e che rimanda ai tempi in cui le persone erano costrette a raccogliere ciò che rimaneva nei piatti altrui. Vi è poi un'altra ipotesi, una sorta di metafora, che paragona la scarpa al pane. Come la scarpa striscia per terra raccogliendo ciò che trova, allo stesso modo il pezzo di pane raccoglie il sugo.

Secondo il Galateo, il famoso manuale che detta le regole di bon-ton, questo rituale è considerato poco educato ed elegante e dovrebbe essere riservato solo ai pranzi più informali tra amici. Il pezzetto di pane usato per la “scarpetta”, inoltre, dovrebbe essere tenuto esclusivamente con la forchetta.

Comunque, a dispetto delle regole del Galateo, anche i più grandi chef sembrano apprezzare quest'abitudine. Dopotutto, ricevere un piatto pulito in cucina è un chiaro segno di apprezzamento del cibo.

E voi, cosa ne pensate? Fate anche voi la “scarpetta”?